Evento a Viterbo sulla malattia

Giornata Nazionale sul Parkinson: Focus su Terapie e Approcci Integrati

Il Centro per le Malattie Neurodegenerative della Asl ha in carico oltre 550 pazienti affetti da Parkinson.

Giornata Nazionale sul Parkinson: Focus su Terapie e Approcci Integrati

Si è tenuto presso la sala Cardarelli della biblioteca consorziale di Viterbo l’evento “Vivere il Parkinson”, organizzato dall’Associazione Parkinson Viterbo e dal Dipartimento di Neuroscienze della Asl di Viterbo, diretto da Nicola Pio Falcone. L’incontro è stato dedicato alla Giornata Nazionale del Parkinson e ha trattato vari temi, dall’evoluzione delle terapie alle strategie per affrontare la malattia con approcci integrati.

Patrocinato dal Comune di Viterbo e dagli ordini provinciali dei medici e dei farmacisti, l’evento ha rappresentato un’importante occasione per presentare progetti recenti realizzati da diversi partner attivi nella prevenzione e gestione del Parkinson. Tra questi, il contributo dell’Università della Tuscia, in particolare del corso di laurea in Scienze Motorie in Ambiente Naturale del Dipartimento DEIM, ha apportato un valore significativo all’attività motoria adattata, servizio erogato dall’Area della Riabilitazione della Asl, che in collaborazione con Unitus ha già avviato numerose iniziative nel 2025.

Questa sinergia tra Unitus, Associazione Parkinson e Asl di Viterbo ha già portato a eventi di rilevanza, come la Giornata del Parkinson presso l’Orto Botanico. Nel 2025 è iniziata anche una tesi sperimentale incentrata sull’attività fisica nella malattia di Parkinson. Durante l’incontro, si è discusso di tematiche sanitarie cruciali, come la diagnosi precoce e le terapie innovative, con l’intervento di Daniele Mei, responsabile del Centro per le Malattie Neurodegenerative della Asl, che ha evidenziato la crescita delle attività della struttura negli ultimi anni.

Secondo i dati del Dipartimento di Epidemiologia della Regione Lazio, nella Tuscia sono circa 1400 i pazienti con diagnosi di Parkinson, di cui circa un terzo è seguito dal Centro operativo presso l’ospedale Santa Rosa. Nel corso dell’anno, il servizio ha già effettuato circa 700 visite specialistiche per questa patologia, assistendo oltre 550 pazienti. Questi dati indicano una crescita costante e la capacità di raggiungere un numero crescente di persone affette da Parkinson, garantendo continuità assistenziale e percorsi personalizzati. Sul fronte clinico e diagnostico, grazie all’attenzione della Direzione Strategica Aziendale, il Centro continua ad evolversi attraverso tecnologie avanzate e competenze specialistiche.

Le nuove risonanze magnetiche e la SPECT-TC hanno notevolmente migliorato la valutazione morfostrutturale e funzionale del sistema nervoso, consentendo diagnosi più precise. A breve, l’attivazione della PET-TC permetterà di perfezionare ulteriormente l’inquadramento diagnostico.

Il Centro offre anche terapie all’avanguardia, specialmente per le fasi avanzate della malattia, come le infusioni sottocutanee di apomorfina e le formulazioni continue di levodopa, già operative e fondamentali per gestire le fluttuazioni motorie. Sono in corso le procedure autorizzative per le infusioni intradigiunali di levodopa/carbidopa (LCIG), una delle terapie più efficaci per le forme complesse del Parkinson. Inoltre, il team dell’ospedale Santa Rosa, guidato da Daniele Mei, promuove percorsi riabilitativi multidisciplinari, in collaborazione con i servizi riabilitativi del territorio, comprendenti fisioterapia, logopedia, valutazioni neuropsicologiche e programmi di attività motoria adattata, essenziali per mantenere la funzionalità e prevenire complicazioni.