Mentre la città di Viterbo si appresta a concludere l’anno 2025, l’amministrazione comunale guarda già al futuro culturale del territorio, stanziando un budget di 60mila euro per il sostegno di piccoli eventi culturali nel corso del 2026. Questa iniziativa, promossa dal vicesindaco e assessore alla cultura Alfonso Antoniozzi, mira a valorizzare il tessuto culturale locale attraverso il finanziamento di progetti di piccola scala, capaci di animare la vita culturale della città.
Dettagli del bando: Quadrimestri, ambiti e limiti di finanziamento
Il piano economico messo a punto dall’amministrazione Frontini prevede una suddivisione del budget in tre quadrimestri, ognuno dei quali potrà contare su una dotazione di 20mila euro. Questa ripartizione strategica mira a garantire una distribuzione equilibrata dei fondi nel corso dell’anno, offrendo un sostegno costante alle iniziative culturali che si svolgeranno sul territorio. L’obiettivo principale dell’amministrazione è quello di supportare progetti di piccola scala, escludendo grandi eventi o kermesse faraoniche. Il contributo massimo erogabile per ogni singola proposta è fissato a 2mila euro, una somma pensata per coprire le spese vive di associazioni e gruppi informali attivi in diversi ambiti culturali. Tra i settori interessati figurano lo spettacolo dal vivo, il cinema, le arti visive, la letteratura e la valorizzazione della storia locale.
Criteri di ammissibilità e priorità: Cosa sarà finanziato
L’atto di indirizzo della giunta definisce con precisione quali tipologie di eventi saranno ammissibili al finanziamento. Pur aprendo le porte a rievocazioni storiche e tradizioni popolari, incluse le rappresentazioni legate a ricorrenze religiose come il Venerdì Santo, l’amministrazione pone una condizione fondamentale: tali eventi devono essere concepiti come eventi teatrali o identitari, e non come momenti puramente devozionali o liturgici. Al contrario, sono escluse dal bando iniziative come convegni, eventi a carattere politico o commerciale, e soprattutto eventi prevalentemente enogastronomici. L’obiettivo dei fondi stanziati è promuovere la cultura in senso stretto, escludendo sagre, feste patronali e realtà che già beneficiano di convenzioni attive con l’ente comunale. Per accedere ai finanziamenti, i proponenti dovranno presentare progetti chiari, che siano di effettivo beneficio per la comunità e capaci di coinvolgere il territorio. I progetti saranno valutati da una commissione, che stabilirà una soglia minima di 60 punti per l’ammissibilità al finanziamento.
Priorità e ricambio generazionale: L’identikit dell’evento ideale
I criteri stabiliti per dirimere eventuali situazioni di parità in graduatoria delineano chiaramente l’identikit dell’evento ideale secondo l’amministrazione Frontini. Avranno la precedenza assoluta le iniziative gratuite o a ingresso simbolico, seguite da quelle realizzate in spazi pubblici a libero accesso. Un’attenzione particolare è rivolta anche al ricambio generazionale dell’associazionismo locale. Saranno infatti premiati i progetti presentati da gruppi alla loro prima partecipazione, così come quelli capaci di favorire l’inclusione di soggetti fragili. L’iniziativa del Comune di Viterbo rappresenta un segnale tangibile dell’importanza attribuita alla cultura come motore di sviluppo sociale ed economico del territorio.