Guida pratica

Albero di Natale naturale: il vademecum degli agronomi di viterbo per la scelta, cura e conservazione

Consigli utili dagli esperti per un albero natalizio sostenibile, dalla scelta alla cura, nel rispetto dell'ambiente e delle tradizioni locali

Albero di Natale naturale: il vademecum degli agronomi di viterbo per la scelta, cura e conservazione

Con l’avvicinarsi dell’8 dicembre, data tradizionale per l’inizio delle festività natalizie, gli agronomi e i dottori forestali di Viterbo offrono una guida pratica per aiutare le famiglie a scegliere, curare e conservare l’albero di Natale naturale. Un vademecum pensato per promuovere una scelta consapevole e rispettosa dell’ambiente, valorizzando al contempo la tradizione.

Perché optare per un albero naturale italiano

Per lungo tempo, l’albero di Natale è stato esclusivamente naturale, proveniente da vivai specializzati. Le specie più comuni includono l’Abete rosso (genere Picea) e gli Abeti del genere Abies. Molte piante sono vendute con una zolla di terra protetta da juta e paglia, per poi essere collocate in vaso, garantendo così la stabilità durante il periodo festivo. Gli esperti sottolineano l’importanza di scegliere un albero naturale italiano, una decisione sostenibile che supporta le coltivazioni vivaistiche, contribuisce alla protezione delle aree montane e collinari prevenendo l’erosione e gli incendi.

Come preservare la vitalità dell’albero in ambiente domestico

Gli agronomi di Viterbo forniscono raccomandazioni essenziali per mantenere vivo l’albero in casa: evitare di posizionarlo vicino a fonti di calore come termosifoni, camini, forni o stufe. È fondamentale collocare l’albero in un ambiente luminoso, vicino a finestre o porte vetrate, e mantenere il terreno e le radici costantemente umidi attraverso irrigazioni regolari. Dopo le festività, si consiglia di valutare il trapianto in piena terra, a condizione che il sistema radicale sia ancora attivo e che il territorio sia adatto.

Avvertenze di ferrucci sui terreni adatti e l’importanza della forma

Donato Ferrucci, presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali di Viterbo, mette in guardia sulla selezione del terreno: “Non tutte le città e i terreni sono adatti agli alberi di Natale dei generi Picea e Abies. Questi alberi preferiscono terreni freschi e profondi, inverni freddi ed estati altrettanto fresche, con precipitazioni tra maggio e agosto.” Ferrucci sottolinea che la coltivazione di questi alberi è sconsigliata nelle aree litoranee e marittime, così come in molte città italiane, mentre è più appropriata nelle aree alpine, prealpine e appenniniche. Ferrucci aggiunge che un albero ben proporzionato dovrebbe avere una forma conica, con un rapporto preciso tra altezza e larghezza della base: per un albero alto 1,80 metri, la base dovrebbe essere di circa 1,20 metri. Le potature post-trapianto devono essere eseguite in inverno, rimuovendo i rami secchi e cimando i rami laterali per preservare la forma corretta.

Un simbolo di natura e tradizione

Il vademecum degli agronomi di Viterbo invita a considerare l’albero di Natale naturale non solo come un elemento decorativo, ma come un simbolo culturale ricco di significato, da valorizzare e rispettare attraverso una cura adeguata. Con questi consigli, si auspica che sempre più famiglie possano onorare lo spirito della tradizione, incorporando una maggiore consapevolezza ambientale.