A San Faustino, un edificio noto come il “palazzo della droga” è diventato fonte di seria preoccupazione per i residenti. La situazione, descritta da un testimone, è critica: “C’è un traffico a tutte le ore del giorno e della notte. Entrano facce poco raccomandabili con tanto di pitbull a seguito. Entrano ragazzi e ragazze, alcuni anche chiaramente minorenni.” Questo stabile abbandonato, situato nel cuore di Viterbo, è divenuto teatro di spaccio di sostanze stupefacenti, e di festini, creando un clima di insicurezza e pericolo per l’intera comunità. I residenti denunciano la mancanza di azioni concrete per risolvere il problema, sottolineando il crescente rischio per l’incolumità pubblica.
Il degrado e la pericolosità del “palazzo della droga”
Il “palazzo della droga” rappresenta un pericolo evidente per i cittadini. Un residente testimonia la gravità della situazione: “Prima o poi ci scappa il morto. Non so se qualcuno per overdose, se qualche ragazza a cui faranno fare la fine della povera Desiree al quartiere San Lorenzo di Roma, oppure un passante contro cui qualche esagitato, sotto effetto della droga, magari aizzerà il cane”. A causa della sua posizione e delle attività illecite che vi si svolgono, l’edificio è diventato un focolaio di degrado urbano. I tentativi di impedire l’accesso allo stabile, come la chiusura degli ingressi con delle tavole, si sono rivelati inefficaci, poiché queste vengono costantemente rimosse. I residenti temono che la situazione possa degenerare ulteriormente, con conseguenze tragiche.
L’impotenza delle istituzioni e le prospettive future
Le autorità locali hanno tentato di intervenire, ma i risultati sono stati limitati. La mancanza di soluzioni efficaci, come la muratura delle porte, evidenzia le difficoltà nel gestire la situazione. Un residente esprime la propria frustrazione: “Anche se in teoria non dovrebbe permettere le altre cose che lì accadono. E’ solo questione di tempo, lì accadrà qualcosa di grosso. E come sempre assisteremo a lacrime e discorsi ipocriti”. La Fondazione Fabbretti, proprietaria dello stabile, sembra non aver preso provvedimenti adeguati. La situazione a San Faustino è destinata a peggiorare se non si interviene con misure più drastiche e continue nel tempo.
Una situazione complessa e urgente
La situazione del “palazzo della droga” a San Faustino richiede un intervento immediato e coordinato. I residenti vivono quotidianamente in un clima di paura e insicurezza, e la situazione rischia di aggravarsi ulteriormente. È necessario un impegno congiunto delle istituzioni, per garantire la sicurezza e la vivibilità del quartiere.