GRANDE SUCCESSO

Sentinel-1D in orbita: l’Unitus contribuisce al successo della missione Copernicus, pilastro dell’osservazione terrestre

Lanciato con successo il satellite Sentinel-1D, con il contributo scientifico dell'Università della Tuscia (Unitus) al programma europeo Copernicus.

Sentinel-1D in orbita: l’Unitus contribuisce al successo della missione Copernicus, pilastro dell’osservazione terrestre

Il programma Copernicus, fiore all’occhiello dell’Unione Europea, ha compiuto un altro passo significativo verso il futuro dell’osservazione terrestre con il lancio del satellite Sentinel-1D. Decollato con successo da Kourou, questo satellite si unisce alla flotta Copernicus, la costellazione di satelliti più avanzata al mondo, impegnata a fornire dati cruciali per comprendere e affrontare le sfide del nostro pianeta. Il programma si articola su una rete complessa di satelliti Sentinel, una rete di monitoraggio a terra e in mare, e contribuisce in modo significativo alla pianificazione di politiche ambientali, alla gestione delle emergenze e al progresso scientifico.

Il ruolo cruciale di sentinel-1d e l’eredità di sentinel-1a

Sentinel-1D rappresenta un elemento chiave per garantire la continuità delle missioni Copernicus. La sua missione principale è di potenziamento della capacità di osservazione radar della Terra. Il satellite è destinato a sostituire Sentinel-1A, che ha completato 11 anni di servizio, assicurando così che i dati radar essenziali per il monitoraggio climatico, la risposta alle crisi, l’osservazione dell’Artico e la sorveglianza marina continuino a essere disponibili. Josef Aschbacher, direttore generale dell’Agenzia spaziale europea (ESA), ha sottolineato l’importanza di questo lancio per il futuro del programma Copernicus.

L’italia protagonista: Leonardo e le sue joint venture

L’Italia gioca un ruolo di primo piano in questo progetto di portata globale, grazie al coinvolgimento di Leonardo e delle sue joint venture. L’azienda è un attore chiave nel programma europeo di osservazione del pianeta, contribuendo con le proprie competenze e tecnologie all’avanzamento della missione Copernicus.

L’unitus: Un contributo scientifico di valore

Un elemento di orgoglio per l’Italia è l’impegno dell’Università degli Studi della Tuscia (Unitus). L’università viterbese ha partecipato attivamente al progetto “Copernicus Cal/Val solution” nel 2020, sotto la guida del professor Dario Papale del DIBAF. Questo progetto, finanziato dall’UE, si concentra sulla calibrazione e la convalida dei dati raccolti dai satelliti Sentinel, un aspetto fondamentale per garantire l’affidabilità e l’accuratezza delle informazioni. Il lavoro svolto dall’Unitus dimostra la capacità del territorio di Viterbo di contribuire in modo significativo alla ricerca scientifica e tecnologica spaziale.

Il progetto “copernicus cal/val solution”: Focus e obiettivi

Il progetto “Copernicus Cal/Val solution” affronta le sfide legate alla calibrazione e alla convalida dei dati satellitari. L’obiettivo è definire una soluzione completa per tutte le missioni Copernicus Sentinel, sviluppando una specifica aggiornata dei requisiti Cal/Val, una panoramica delle fonti e delle risorse esistenti e un’analisi delle lacune. Il progetto si concentra su aspetti cruciali come la responsabilità, i costi e le tempistiche, con l’obiettivo di delineare una roadmap per l’implementazione di una soluzione efficace.

Copernicus: Un sistema di osservazione planetaria senza eguali

Il programma Copernicus è un esempio di eccellenza europea, con 12 famiglie di satelliti Sentinel e una rete di monitoraggio a terra e in mare. I dati raccolti dai satelliti sono gratuiti e accessibili, e sono fondamentali per una vasta gamma di applicazioni, dalla pianificazione di politiche di adattamento climatico alla gestione delle emergenze e al sostegno alla ricerca scientifica.

I dati copernicus: Uno strumento per il futuro

I dati raccolti da Copernicus sono uno strumento prezioso per affrontare le sfide del nostro tempo. Forniscono informazioni cruciali per monitorare l’ambiente, comprendere i cambiamenti climatici, gestire le risorse naturali e proteggere il pianeta. La missione Sentinel-1D rappresenta un ulteriore passo avanti per garantire che questi dati continuino a essere disponibili per le generazioni future.