Violenza inaudita

Arrestato a Viterbo per sfruttamento della prostituzione e maltrattamenti domestici

Un uomo è stato arrestato a Viterbo per aver maltrattato la compagna, costringendola in casa e sfruttandola per la prostituzione

Arrestato a Viterbo per sfruttamento della prostituzione e maltrattamenti domestici

Un uomo è stato arrestato a Viterbo con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione aggravato, a seguito di una serie di indagini condotte dalla polizia locale. L’arresto è avvenuto dopo che gli agenti hanno ricostruito numerosi episodi di violenza e coercizione ai danni della compagna dell’uomo, che conviveva con lui da circa tre anni. La vicenda ha scosso la comunità locale, evidenziando ancora una volta la gravità del problema della violenza domestica e dello sfruttamento sessuale.

Dettagli sull’arresto e le accuse

Le indagini hanno rivelato un quadro inquietante di abusi e controllo. L’uomo, di nazionalità italiana, avrebbe ripetutamente minacciato e aggredito fisicamente la compagna, arrivando a impedirle di uscire di casa. Gli agenti hanno riferito che la coppia aveva “problematiche legate alla tossicodipendenza”, un elemento che potrebbe aver contribuito all’escalation di violenza. Nei giorni precedenti all’arresto, la squadra mobile è riuscita a rintracciare l’uomo, il quale è stato inizialmente posto agli arresti domiciliari in un’abitazione diversa da quella della vittima per garantire la sua sicurezza e protezione.

Evasione, aggressione e aggravamento della misura cautelare

La situazione ha subito un’ulteriore svolta quando l’uomo è evaso dagli arresti domiciliari. Il 9 dicembre, è stato nuovamente rintracciato da una pattuglia della polizia in piazza del Comune a Viterbo. Nel tentativo di sfuggire alla cattura, l’uomo ha opposto resistenza, aggredendo uno degli agenti intervenuti. Durante la colluttazione, il poliziotto è stato colpito e morso, riportando lesioni che hanno richiesto cure mediche presso il pronto soccorso dell’ospedale Santa Rosa. L’arresto è stato quindi eseguito, e il giudice per le indagini preliminari (gip), alla luce dei nuovi sviluppi, ha deciso di aggravare la misura cautelare, disponendo il trasferimento dell’uomo nella casa circondariale Nicandro Izzo a Mammagialla, dove rimarrà in custodia cautelare in attesa del processo.

Un quadro di abusi e coercizioni

Questo caso evidenzia la complessità e la gravità dei reati di maltrattamenti in famiglia e sfruttamento della prostituzione. Le autorità di Viterbo hanno dimostrato un impegno concreto nel contrastare tali fenomeni, intervenendo tempestivamente per proteggere la vittima e assicurare il responsabile alla giustizia. La vicenda sottolinea l’importanza di denunciare situazioni di abuso e violenza, offrendo un segnale di speranza a chi si trova in condizioni simili.