Mafia e arresti

Blitz contro il clan Strisciuglio: affari illeciti gestiti anche dal carcere di Viterbo

Operazione antimafia a Bari e Viterbo smantella la rete del clan Strisciuglio, con arresti e indagini che rivelano il controllo degli affari anche dalle carceri

Blitz contro il clan Strisciuglio: affari illeciti gestiti anche dal carcere di Viterbo

Un’operazione antimafia su vasta scala ha portato all’arresto di diversi membri del clan Strisciuglio di Bari, con ramificazioni anche a Viterbo. Le indagini, condotte dai Carabinieri, hanno svelato come i vertici del sodalizio riuscissero a gestire gli affari illeciti anche dall’interno delle carceri, impartendo ordini e rimanendo aggiornati sulle dinamiche criminali. L’operazione “Lockdown”, condotta dal Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Bari San Paolo, ha fatto luce sulle attività del clan nel quartiere San Paolo di Bari, delineando gli assetti organizzativi e i ruoli dei singoli affiliati.

Dettagli dell’indagine e il ruolo del carcere

L’indagine “Lockdown”, avviata nel settembre 2019 e conclusa nel maggio 2023, ha svelato l’operatività del clan Strisciuglio nel quartiere San Paolo di Bari. I vertici del clan, detenuti in vari istituti penitenziari tra cui quello di Viterbo, comunicavano con gli affiliati attraverso “ambasciate” veicolate dai familiari e tramite l’uso di telefoni cellulari illegali. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Bari su richiesta della locale D.D.A., ha portato all’arresto di 12 persone, accusate a vario titolo di associazione mafiosa, traffico di stupefacenti, estorsioni, detenzione di armi e altri reati aggravati. Durante le indagini sono stati rinvenuti manoscritti con i riti di affiliazione, a testimonianza della struttura organizzativa del clan. I proventi delle attività illecite venivano utilizzati per l’acquisto di droga, l’assistenza legale dei sodali e il sostentamento dei detenuti e delle loro famiglie.

Le dinamiche criminali e gli affari illeciti

Il clan Strisciuglio, con una struttura organizzativa piramidale consolidata, operava principalmente nel traffico di stupefacenti e nelle estorsioni. I proventi derivanti dalle attività illecite confluivano in una cassa comune, gestita secondo regole precise. I referenti del clan si riunivano ogni sabato per effettuare la contabilità e suddividere i guadagni. Le indagini hanno rivelato anche gli attriti con altre famiglie malavitose, culminati in atti di violenza. Il clan gestiva un imponente traffico di droga, occultando lo stupefacente in luoghi segreti e avvalendosi di “cupe” e insospettabili. Sono state sequestrate ingenti quantità di droga, armi e denaro contante.

La rete del clan strisciuglio smantellata

L’operazione antimafia ha inferto un duro colpo al clan Strisciuglio, smantellandone la rete di affari illeciti gestita anche dal carcere. Le indagini hanno svelato la struttura organizzativa, i ruoli dei singoli affiliati e le attività criminali del clan, ponendo fine ad un periodo in cui il clan operava indisturbato nel territorio.