Lavoro, lutto e rabbia

Incidente mortale sulla ferrovia: Iurii Kulba, operaio di 35 anni, perde la vita durante i lavori sulla tratta Civitavecchia-Tarquinia

Tragedia notturna sulla linea ferroviaria: un operaio muore a causa di un guasto meccanico

Incidente mortale sulla ferrovia: Iurii Kulba, operaio di 35 anni, perde la vita durante i lavori sulla tratta Civitavecchia-Tarquinia

Un’altra vita spezzata sul lavoro, un’altra storia di dolore che si aggiunge alle statistiche drammatiche degli incidenti sul lavoro. Iurii Kulba, un operaio di 35 anni, ha perso la vita mentre era impegnato in un intervento di manutenzione sulla tratta ferroviaria Civitavecchia–Tarquinia. L’incidente, avvenuto nella notte di giovedì 27 novembre 2025, ha scosso l’intera comunità e riacceso il dibattito sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, in particolare nel settore ferroviario. La dinamica dell’incidente, ancora in fase di accertamento, rivela la fragilità della sicurezza in un contesto lavorativo caratterizzato da rischi elevati e dalla necessità di interventi rapidi ed efficaci. La notizia ha destato immediata commozione e suscitato la reazione delle parti sociali, che hanno espresso tutta la loro rabbia e preoccupazione per l’ennesima tragedia.

Dettagli dell’incidente e le prime ricostruzioni

Secondo le prime ricostruzioni, l’incidente si è verificato intorno alle 2:30 del mattino, mentre l’operaio era impegnato nelle operazioni di rinnovamento e risanamento del binario. La causa scatenante sarebbe stata un guasto improvviso a una macchina rincalzatrice, un macchinario ferroviario utilizzato per compattare la massicciata sotto le traversine. Durante il tentativo di risolvere il problema tecnico, i martelli della macchina, pesanti componenti meccanici utilizzati per la vibrazione, si sarebbero staccati, colpendo violentemente il lavoratore. I colleghi di Iurii Kulba, testimoni dell’incidente, hanno immediatamente lanciato l’allarme, e i soccorsi sono giunti sul posto con rapidità. L’operaio è stato trasportato d’urgenza in ospedale, ma purtroppo le ferite riportate si sono rivelate fatali. Il cuore del 35enne ha smesso di battere nella serata di ieri, lasciando un vuoto incolmabile nella sua famiglia e tra i suoi cari. Attualmente è stata aperta un’indagine per accertare le esatte responsabilità e per verificare il rispetto delle norme di sicurezza nel cantiere notturno.

La reazione del sindacato e le richieste di maggiore sicurezza

La reazione delle parti sociali è stata dura e immediata, soprattutto da parte della Cgil di Roma e Lazio, che ha puntato il dito contro il sistema degli appalti e la gestione della sicurezza. Il sindacato ha sottolineato la necessità di fare chiarezza su quanto accaduto, ma ha anche denunciato che si tratta dell’ennesima tragedia che si verifica negli appalti di manutenzione della rete ferroviaria. La Cgil si chiede cosa debba ancora accadere per rendersi conto che il modello di gestione della manutenzione, tra definanziamenti e appalti al ribasso, è tra le prime cause degli incidenti sul lavoro in questo settore. Il sindacato prosegue evidenziando l’importanza di un cambiamento strutturale, richiedendo scelte che garantiscano diritti e tutele sia nelle aziende madri che in tutta la filiera degli appalti, affinché la salute e la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori diventino un elemento centrale in un settore così rischioso. Infine, la Cgil ha lanciato un appello alle istituzioni regionali, chiedendo la riconvocazione del tavolo regionale sulla sicurezza e l’attuazione del piano sulla salute e sicurezza della Regione Lazio.