Un uomo di 44 anni, residente a Latera, è stato chiamato a rispondere davanti al collegio giudicante delle accuse di rapina aggravata e lesioni in concorso a seguito di un assalto avvenuto il 12 giugno 2024. L’episodio, che ha coinvolto tre dipendenti del distributore Ewa situato sulla superstrada per Civitavecchia, ha portato all’apertura di un processo con giudizio immediato. La richiesta del pubblico ministero Flavio Serracchiani è stata accolta dal giudice per le indagini preliminari Rita Cialoni, delineando l’inizio di un iter giudiziario che vedrà l’imputato affrontare le accuse mosse nei suoi confronti.
Dettagli sull’assalto e le conseguenze
Durante la rapina, i tre dipendenti del distributore sono stati vittime di aggressioni e furti. Un benzinaio di 41 anni, di nazionalità senegalese, è stato colpito con pugni e derubato di 1820 euro. Un altro dipendente ha riportato ferite leggere, mentre il terzo, un giovane di 25 anni originario del Mali, è stato aggredito con un bastone e minacciato con una pistola a canna corta, la cui matricola era stata cancellata. Il senegalese si è costituito parte civile nel processo, rappresentato dall’avvocato Carlo Mezzetti, mentre l’imputato è difeso dall’avvocato Antonio Di Cicco.
Procedimenti separati per i complici
L’imputato, che al momento del processo era già detenuto nel carcere di Mammagialla per un’altra causa, è stato giudicato con un procedimento immediato. Per i due presunti complici, invece, si procederà con un processo separato. L’attenzione si concentra ora sull’esito del processo in corso, che dovrà fare luce sulla dinamica dei fatti e sulle responsabilità individuali.
Il corso della giustizia
Il caso mette in evidenza la complessità di certe situazioni e l’impegno delle autorità nel garantire la sicurezza e l’applicazione della legge. L’attenzione rimane alta sull’evoluzione del processo e sulle eventuali decisioni che verranno prese.