Il mondo celebra un’eccellenza italiana, con un riconoscimento che esalta la ricchezza e la diversità della nostra tradizione gastronomica. La cucina italiana è stata ufficialmente dichiarata patrimonio immateriale dell’Unesco, un evento che ha suscitato entusiasmo e orgoglio in tutta la nazione. In questo contesto di celebrazione, la Tuscia emerge come un territorio che ha saputo dare un contributo significativo a questo traguardo, grazie all’impegno e alla passione di alcune realtà locali che hanno portato avanti la tradizione culinaria con dedizione e maestria.
L’orgoglio di caprarola: La trattoria del cimino da colombo
Tra le eccellenze che hanno contribuito a questo prestigioso riconoscimento, spicca la Trattoria del Cimino da Colombo, un’istituzione di Caprarola attiva dal 1895. Questo storico locale è stato l’unica attività della provincia di Viterbo a essere coinvolta nel percorso di candidatura nazionale, portando con sé un patrimonio di sapori, ricette e storie tramandate di generazione in generazione. La Trattoria del Cimino da Colombo rappresenta un vero e proprio custode della tradizione gastronomica locale, un luogo dove il tempo sembra essersi fermato e dove è ancora possibile assaporare i piatti autentici della cucina tusciana. Il Comune di Caprarola ha espresso il suo orgoglio per questo riconoscimento, sottolineando come esso rappresenti un’occasione per celebrare il valore dell’identità enogastronomica del territorio. Nei giorni scorsi, la Trattoria del Cimino da Colombo ha ricevuto una targa di riconoscimento durante una cerimonia a cui hanno partecipato importanti figure istituzionali, tra cui il Ministro Francesco Lollobrigida, il Sottosegretario Gianmarco Mazzi, il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, l’Assessore Giancarlo Righini e il Commissario Arsial Massimiliano Raffa.
Viterbo in festa: La latteria gelateria spizzichini
Anche Viterbo ha avuto un ruolo di primo piano nelle celebrazioni per il riconoscimento della cucina italiana come patrimonio Unesco. La Latteria Gelateria Spizzichini, un’azienda storica della Città dei Papi, è stata l’unica realtà viterbese a essere presente alle celebrazioni organizzate a Roma all’Auditorium Parco della Musica dal Ministero dell’Agricoltura. Giovanni Spizzichini, titolare dell’azienda omonima, ha espresso la sua emozione e il suo onore per aver potuto rappresentare Viterbo e la sua tradizione in questo importante evento, insieme ad altri illustri artigiani del gelato. La Latteria Gelateria Spizzichini è un esempio di come la passione per il proprio lavoro e l’amore per il territorio possano portare a risultati straordinari. Ogni prodotto, ogni gelato, è frutto di una ricerca accurata degli ingredienti, di un rispetto per le ricette tradizionali e di una costante attenzione alla qualità.
Un percorso iniziato nel 2023
Il cammino verso il riconoscimento della cucina italiana come patrimonio Unesco è iniziato nel 2023, grazie all’iniziativa del Collegio Culinario – Associazione culturale per l’enogastronomia italiana, insieme a Casa Artusi, la rivista “La Cucina Italiana” e l’Accademia della Cucina Italiana. Queste istituzioni hanno promosso con impegno e dedizione la candidatura della cucina italiana, valorizzando la sua storia, la sua diversità e la sua capacità di adattarsi ai tempi senza perdere le proprie radici. Un elemento fondamentale della candidatura è stata la promozione della tradizione, della riduzione del consumo di risorse e della lotta allo spreco alimentare, valori che sono sempre più importanti in un mondo che deve affrontare sfide ambientali e sociali complesse.
Un patrimonio da custodire e valorizzare
Il riconoscimento della cucina italiana come patrimonio immateriale dell’Unesco è un traguardo che va oltre la semplice celebrazione di un’eccellenza gastronomica. È un invito a custodire e valorizzare un patrimonio culturale unico, fatto di sapori, saperi e tradizioni che si tramandano di generazione in generazione. La Tuscia, con le sue eccellenze come la Trattoria del Cimino da Colombo e la Latteria Gelateria Spizzichini, è un esempio di come un territorio possa contribuire a questo processo, preservando la propria identità e promuovendo la cultura del cibo di qualità. Questo riconoscimento rappresenta un’opportunità per rilanciare il turismo enogastronomico, per sostenere le imprese locali e per promuovere uno stile di vita sano e sostenibile.