LA MANIFESTAZIONE

Forza Italia Viterbo in piazza per il giorno della giustizia negata

Un gazebo informativo a piazza delle Erbe per sostenere la riforma della giustizia voluta da Tajani e ricordare una stagione giudiziaria controversa

Forza Italia Viterbo in piazza per il giorno della giustizia negata

Oggi, venerdì 21 novembre, dalle 16 alle 18, Forza Italia Viterbo insieme ai Giovani di Forza Italia sarà presente in piazza delle Erbe con un gazebo informativo. L’iniziativa ha lo scopo di sostenere la riforma della giustizia recentemente approvata dal vicepremier Antonio Tajani, nell’ambito di una mobilitazione più ampia che coinvolge diverse città italiane.

L’evento si ispira simbolicamente al 22 novembre 1994, data in cui Silvio Berlusconi, allora presidente del Consiglio, ricevette un invito a comparire mentre partecipava alla conferenza mondiale delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata a Napoli. Per Forza Italia, questa ricorrenza rappresenta il simbolo di una stagione giudiziaria caratterizzata da processi interminabili, accuse senza prove solide e da una contaminazione poco chiara tra politica e magistratura.

Alessandro Romoli, segretario provinciale di Forza Italia, ha sottolineato che ricordare quella data significa “chiedere una giustizia che difenda i cittadini, e non che trasformi le indagini in battaglie senza fine”. Ha poi evidenziato che la riforma approvata introduce principi fondamentali come tempi certi, separazione dei ruoli e maggiori garanzie per tutti, precisando che “non è una riforma contro qualcuno, ma a favore di tutti gli italiani”.

Il vicepremier Antonio Tajani ha definito questa riforma una “giornata storica” per l’Italia, rafforzando l’idea che essa rappresenta un sistema giustizia al servizio del cittadino e che, per questo, potrebbe essere sottoposta a un referendum confermativo.

I Giovani di Forza Italia condividono pienamente questa visione. Angelo Balletti, loro segretario provinciale, ha dichiarato che “la giustizia giusta riguarda il futuro del nostro Paese” e ha aggiunto che “non possiamo accettare che una persona veda la propria vita bloccata da processi eterni o da accuse senza riscontri”. Ha quindi ribadito che dire sì alla riforma significa dire sì a “un’Italia più moderna, trasparente e corretta”.

Questa iniziativa si inserisce in un contesto di profondo dibattito sulla necessità di innovare il sistema giudiziario italiano, con l’obiettivo di renderlo più efficiente e vicino ai bisogni dei cittadini, garantendo certezze e rispetto dei diritti fondamentali.